Restart: 72,8 milioni di euro sono ancora disponibili per nuovi progetti

Quasi 220 milioni di euro stanziati dallo Stato, di cui più di 70 ancora disponibili.

Questo è uno degli elementi più importanti emersi dall’analisi di Open Data L’Aquila sui cosiddetti fondi “Restart”. Con questo nome si intende un programma per lo sviluppo socio-economico del territorio colpito dal sisma del 2009, lanciato negli anni scorsi dalla presidenza del Consiglio dei Ministri.

I finanziamenti di Restart sono stati preceduti dai 100 milioni stanziati con la delibera 135/2012, il cosiddetto “5%”. Insieme compongono il programma unitario per lo sviluppo.

La delibera Cipe numero 49/2016 stabilisce un finanziamento totale di 219,6 milioni di euro per il quinquennio 2016-2020, una cifra scaturita da una percentuale (il 4%) di parte dei fondi destinati alla ricostruzione post-sisma.

Con il fine di ottenere i finanziamenti, diverse amministrazioni pubbliche hanno proposto negli ultimi anni alcuni progetti alla Struttura di missione della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Quest’ultima analizza l’ammissibilità del progetto che, una volta approvato, viene trasmesso al Cipe per la proposta di assegnazione delle risorse. I fondi vengono trasferiti alle amministrazioni proponenti, che si impegnano a rendicontare le spese con una cadenza bimestrale.

Dei 319,6 milioni che compongono il programma unitario per lo sviluppo, al 15 settembre 2020 sono stati approvati progetti per 246,8 milioni.

Il totale delle risorse disponibili per nuovi progetti è quindi di circa 72,8 milioni. Questa è la cifra per la quale ancora non vengono presentate proposte.

Lo stato di avanzamento dei flussi finanziari

Gli step di avanzamento del programma unitario per lo sviluppo

Stato di avanzamentoImporti
Stanziati319,7
Approvati246,8
Trasferiti78,0
Spesi48,8
Disponibili72,8

Gli importi relativi ai fondi approvati e assegnati sono aggiornati al 15 settembre 2020, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’ultima Delibera Cipe che provvede alle assegnazioni. Gli importi relativi ai fondi trasferiti e spesi sono aggiornati al 22 maggio 2019, data di presentazione dell’ultima relazione disponibile sullo stato di avanzamento del programma da parte del comitato di indirizzo. La Struttura di missione Sisma 2009 pubblica esclusivamente il monitoraggio dei fondi approvati e assegnati. Gli importi del programma unitario per lo sviluppo sono la somma degli importi previsti dalle Delibere Cipe 135/2012 e 49/2016.

FONTE: Struttura tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gazzetta Ufficiale
(ultimo aggiornamento: 20200915)

Ad oggi sono 20 gli interventi approvati dalla Struttura di missione del governo.

Cinque di questi sono stati proposti ed elaborati dal Comune dell’Aquila, tre dall’Università degli Studi dell’Aquila, due a testa da Regione Abruzzo, Ministero per lo sviluppo economico (Mise) e Gran Sasso Institute, uno per ente dai Comuni di Pizzoli, Scoppito, Gagliano Aterno, Castel del Monte e dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Un intervento, infine, è stato approvato in capo alla stessa Struttura di missione con il fine di governare, monitorare e valutare il programma di sviluppo.

È il Comune dell’Aquila l’amministrazione pubblica ad aver ottenuto il finanziamento maggiore per i progetti presentati: circa 46 milioni di euro, seguito dalla Regione Abruzzo (30 milioni) e dal Ministero per lo sviluppo economico (25 milioni).

Gli interventi approvati godono di una dotazione finanziaria diversa, in base all’entità del progetto proposto. Il progetto che ha ottenuto il finanziamento maggiore è in capo alla Regione Abruzzo: si tratta della “rivitalizzazione dei centri storici e attività economiche nei borghi”, per un importo complessivo di 20 milioni di euro, quello che detiene il finanziamento minore (310 mila euro) è “Wayne in Abruzzo”, del Comune di Gagliano Aterno (L’Aquila).

La rilevante dotazione economica di cui gode il progetto Restart ha acceso in questi anni un dibattito pubblico che ha visto protagoniste le classi dirigenti e le popolazioni del territorio interessato da questa misura di sostegno.

Considerando che il 2020 è l’ultimo anno di competenza del programma Restart, il fatto che più di 70 milioni siano ancora disponibili per nuovi progetti dovrebbe innescare un dibattito pubblico sull’impiego di queste risorse residuali, all’interno dei territori coinvolti.

Probabilmente, a questa somma saranno persino aggiunti altri fondi, pari al 4% del nuovo stanziamento (2,75 miliardi di euro) per la ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma 2009 annunciato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte a metà ottobre 2020. Si tratta di una cifra stimabile in ulteriori circa 110 milioni di euro.

Articoli correlati

Ricostruzione pubblica: a che punto siamo all’Aquila e nel cratere sismico

Nel Comune dell’Aquila la percentuale di cantieri finiti nell’ambito della ricostruzione pubblica è del 49%, vale a dire meno della metà di quelli programmati, 33 punti percentuali in meno rispetto ai cantieri portati a termine complessivamente nella ricostruzione privata. Si possono riassumere così, in estrema sintesi, i dati più significativi sulla ricostruzione del dopo sisma 2009…

Ricostruzione privata: a che punto siamo all’Aquila e nel cratere sismico

Nel Comune dell’Aquila otto cantieri su dieci sono stati conclusi. Tuttavia, la ricostruzione cosiddetta “pesante” è completata per meno di sette cantieri su dieci. Si possono riassumere così, in estrema sintesi, i dati più significativi sulla ricostruzione post sisma 2009 dell’edilizia di proprietà privata, rilevati dall’analisi di Open Data Ricostruzione. Nel territorio comunale del capoluogo…

I 100 milioni della Delibera Cipe 135/2012

La delibera Cipe 135/2012 destina circa 2,2 miliardi di euro alla ricostruzione del cratere colpito dal terremoto nel 2009, di cui 100 milioni dedicati al sostegno delle attività produttive e della ricerca.  Di questi, 55 milioni sono stati destinati al sistema industriale, in particolare ai settori farmaceutico, aerospaziale, telecomunicazioni, avionica e tecnologie per la sicurezza. La competenza di…