Quanti e dove sono gli alloggi equivalenti dell’Aquila

Circa 640 abitazioni, oggi di proprietà pubblica, su cui poter impostare politiche abitative efficaci per la crescita sociale ed economica del territorio.

Sono i cosiddetti “alloggi equivalenti”, vale a dire quelle unità immobiliari abitative, dislocate sul territorio comunale dell’Aquila, danneggiate dal terremoto del 6 aprile 2009 e poi cedute al Comune dell’Aquila in cambio di un corrispettivo economico per i proprietari. Somme vincolate all’acquisto di un’altra abitazione nel territorio comunale o altrove, come previsto dalla normativa post-sisma. Questo meccanismo è conosciuto anche come “sostituzione edilizia”.

Secondo i dati di Open Data Ricostruzione (aggiornati al mese di marzo 2021) sono 265 gli interventi post-sisma per un totale di 639 alloggi, tutti di proprietà dell’ente comunale. Il numero di alloggi è superiore al numero degli interventi perché in un singolo intervento – per esempio un condominio – possono essere presenti più alloggi equivalenti.

La percentuale di completamento di questi lavori risulta essere del 96,9%. Per “completamento”, su Open Data Ricostruzione si intende il rapporto tra il totale dei fondi erogati dallo Stato (186,4 milioni di euro) e il totale dei fondi effettivamente pagati per il completamento dei lavori di ricostruzione di questo tipo di abitazioni. Il costo medio al metro quadro per la ricostruzione di queste case è 3.133 euro.

Al di là degli aspetti più prettamente economici, se andiamo a guardare i cantieri conclusi per i 639 alloggi equivalenti, al mese di marzo 2021 il 57,1% sono stati chiusi per fine lavori, circa il 34,6% sono aperti perché ci sono lavori in corso e il restante 8,3% è invece ancora da avviare.

A che punto è la ricostruzione degli alloggi equivalenti

Numero di interventi totali, all’interno dei quali figura almeno un alloggio equivalente, divisi per stato di avanzamento dei lavori

 Da avviareIn corsoConclusi
Numero di interventi53221365

Il grafico mostra il numero di interventi totali, divisi per stato di avanzamento dei lavori, all’interno dei quali figura almeno un alloggio equivalente. Il numero di alloggi è superiore al numero degli interventi, perché in un singolo edificio – per esempio un condominio – possono essere presenti più alloggi con queste caratteristiche. La data di rilevazione è al 31 marzo 2021.

FONTE: open data ricostruzione
(ultimo aggiornamento: 20200531)

Dove si trovano gli alloggi equivalenti

125 interventi (il 47,1%) riguardano edifici situati in centro storico. Di questi, 76 sono conclusi. Ribadiamo che questi interventi sono in numero inferiore alle case effettivamente disponibili, perché all’interno di un intervento possono esserci più abitazioni.

Uscendo dalle mura contiamo invece 14 interventi nella cosiddetta periferia est, che comprende i  quartieri della Torretta, di Sant’Elia Bazzano escluso. Di questi sono 6 quelli conclusi, nelle zone di Vascapenta, Sant’Elia e nelle immediate vicinanze del centro, rispettivamente vicino a Porta Leoni e Porta Napoli.

La situazione è diversa se esaminiamo la periferia ovest del capoluogo abruzzese. In questo contesto, in cui consideriamo tutti i quartieri più popolosi a ovest del centro – da San Francesco a Santa Barbara, San Sisto, Pile, Pettino, Cansatessa e Coppito, Preturo escluso – sono 60 gli interventi totali, di cui 46 conclusi.

Tra quest’ultimi, tuttavia, alcuni hanno al proprio interno diverse abitazioni equivalenti, oggi di proprietà dell’ente comunale. L’esempio più evidente è rappresentato dal cosiddetto “Consorzio delle cooperative edilizie 201” (nella foto), un complesso nel cuore del quartiere di Pettino. Qui sono ben 77 gli alloggi equivalenti in un unico intervento, che peraltro risulta essere quello con l’importo erogato maggiore di tutta la ricostruzione privata post-sisma (82,4 milioni di euro). Solo gli alloggi equivalenti nel “Consorzio 201” cubano complessivamente più di 10mila metri quadri in totale, per un costo sostenuto per la ricostruzione pari a 1.868 euro per metro quadro.

Nelle frazioni del comune dell’Aquila sono invece complessivamente 66 gli interventi riguardanti edifici all’interno dei quali c’è almeno un alloggio equivalente. Sono 10 gli interventi conclusi, di cui 3 a Roio, 2 per frazione a Paganica/Tempera e Bazzano, 1 per zona a Bagno, Filetto/Pescomaggiore e Onna.

Dove sono gli alloggi equivalenti all’Aquila

Interventi conclusi, in corso o ancora da avviare, nei quali figura almeno un alloggio equivalente

Zone dell’AquilaNumero totale di interventi per alloggi equivalenti
Centro storico125
Periferia ovest60
Roio19
Periferia est14
Paganica/Tempera11
Onna7
San Gregorio7
Bagno4
Bazzano4
Arischia1
Assergi1
Filetto/Pescomaggiore1
Sassa1

Il grafico mostra il numero di interventi totali (conclusi, in corso o ancora da avviare), all’interno dei quali figura almeno un alloggio equivalente, diviso per zone del Comune dell’Aquila. Il numero di alloggi è superiore al numero degli interventi, perché in un singolo edificio – per esempio un condominio – possono essere presenti più alloggi con queste caratteristiche. La data di rilevazione è al 31 marzo 2021.

 

FONTE: open data ricostruzione
(ultimo aggiornamento: 20210331)

Molte aziende capofila si sono aggiudicate lavori per alloggi equivalenti. Quelle che hanno ricevuto più fondi sono Acmar, capofila del citato intervento al “Consorzio 201” (63,6 milioni erogati), Consorzio Di Vincenzo & Strever (44,1 milioni) e Taddei Spa (32,1). Tra i professionisti, invece, quello che ha ricevuto è più finanziamenti è Antonello Salvatori (111,1 milioni), Antonello Ricotti (43,7) e Studio tecnico geom. Fabio Scassa (22 milioni, di cui 2,4 erogati).

Parliamo insomma di un patrimonio molto rilevante, e di completa proprietà pubblica, per la città dell’Aquila. Sull’argomento si è recentemente riacceso un certo dibattito tra gli addetti ai lavori, anche a seguito dell’istituzione della Fondazione Ferrante d’Aragona, di cui fanno parte Comune dell’Aquila, Gran Sasso Science Institute e Università degli Studi dell’Aquila, e che avrà il ruolo di gestire e destinare alla residenzialità universitaria  191, degli oltre 600 alloggi equivalenti, per un totale di oltre 16.500 metri quadrati.

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