Dalle semplici fotografie perpendicolari scattate dal drone si ottiene un’immagine del territorio così com’è al momento dell’indagine. Una sorta di “street view” Google Map, ma con una risoluzione altissima fino a due centimetri/pixel.
Il lavoro è stato realizzato dal Gran Sasso Science Institute, nell’ambito del Center for Urban Informatics and Modelling (CUIM).
A cosa può servire?
Con la mappa a due dimensioni è possibile osservare lo stato di conservazione dei tetti, procedere ad aggiornamenti catastali o scoprire eventuali abusi edilizi in collaborazione con il Comune dell’Aquila, considerato che è sempre possibile sovrapporre la mappa catastale con quella prodotta da Open L’Aquila.
Questa mappa della città in 2D può essere utile anche a fini turistici e per la promozione del territorio.
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